17:30La gestione del paziente cardiopatico all’epoca del Covid-19. Come evitare ritardi all’accesso in ospedale
Diego Della Riva
17:50Discussione sul tema trattato
18:00Importanza della terapia con statine in associazione per prevenire i danni da Covid-19 oltre che le malattie cardiovascolari
Vincenzo Capasso
18:20Discussione sul tema trattato
18:30Il rischio cardiovascolare in reumatologia all’epoca del Covid-19: necessità di trattamento con statine in associazione
Crescenzio Bentivenga
18:50Discussione sul tema trattato
19:00Conclusioni e termine lavori
La pandemia COVID 19 ha travolto a livello globale i sistemi sanitari, provocando danni e sofferenza, modificandone gli assetti organizzativi, riducendo o annullando sia le visite ambulatoriali di controllo che gli accessi in Pronto Soccorso per altre patologie, ritardando i ricoveri per eventi cardiovascolari, causando un probabile aumento della morbilità e mortalità CardioCerebroVascolare.
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Ancora oggi, in epoca COVID 19 ed in piena emergenza sanitaria per la pandemia da coronavirus le malattie cardiovascolari continuano a costituire il primato come prima causa di mortalità, nonostante i progressi in termini di diagnosi e terapia che si sono susseguiti nel tempo. La pandemia sta rendendo ancora più complicato fare prevenzione primaria e diagnosi celeri. Cosa ci ha insegnato il COVID 19? Come gestire le fasi post COVID? Le dimensioni della pandemia da COVID-19 e la significativa letalità rendono fondamentale la comprensione degli effetti sistemici della patologia, al fine di migliorare la stratificazione del rischio, il trattamento dei pazienti e ridurne la mortalità. Sebbene i sintomi respiratori rappresentino le principali manifestazioni cliniche da COVID-19, molti pazienti vanno incontro a severe complicanze cardiovascolari.
Una quota rilevante di pazienti con COVID-19 sviluppa danno miocardico e questi hanno un rischio più alto di eventi avversi e mortalità. La patogenesi del danno miocardico da COVID-19 non è ancora chiara e numerosi meccanismi, sia diretti sia indiretti, possono contribuire, come un’infezione diretta del miocardio, una disfunzione microvascolare, l’ipossiemia severa, e la sindrome iperinfiammatoria con tempesta citochinica. Il riconoscimento tempestivo di un danno miocardico nei pazienti con COVID-19 può essere determinante per una corretta stratificazione del rischio.
Inoltre, obiettivo del Corso è favorire una gestione sempre più integrata tra varie figure professionali (Specialista e Medico di Medicina Generale) che miri a migliorare gli standard diagnostici e terapeutici di questi pazienti, per poterli seguire in follow-up cadenzati e condivisi. Soltanto con una più stretta concertazione e collaborazione, tra attività territoriale, attività ambulatoriale specialistica e attività ospedaliera, si riusciranno a superare le nuove sfide a cui siamo chiamati tutti a partecipare.