9:00Apertura dei lavori e saluti delle autorità
Simone Bezzini
9:20Introduzione alla giornata
Patrizia Stefani
Prima sessione | Stato dell’arte della medicina di genere in Italia
Modera: Valentina Solfrini
9:30Aggiornamento atti legislativi per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere
Paola Boldrini
9:50Il gender bias nella prevenzione, diagnosi e cura
Fulvia Signani
10:10Appropriatezza e medicina territoriale per cure a misura di persona
Roberta Mori
10:30Il piano applicativo della salute e medicina di genere: l’esperienza Toscana
Mojgan Azadegan
10:50Discussione sui temi precedentemente trattati
Seconda sessione | Organizzazione, clinica e digitalizzazione
Modera: Maria Pia Fantini
11:00Medicina di genere nell'ambito della organizzazione dei servizi sanitari
Alessandra Buja
11:20La confidenza degli operatori sanitari con la medicina di genere
Stefano Benini
11:40Sclerosi multipla: il ruolo della differenza di genere nella scelta terapeutica e nel percorso clinico assistenziale
Maria Grazia Piscaglia
12:00Malattie rare metaboliche e medicina di genere
Maria Alice Donati
12:20Il contributo della digitalizzazione
Fosco Foglietta
12:40Discussione sui temi precedentemente trattati
12:50-14:00Tavola rotonda. Società Scientifiche, ordini professionali e istituzioni: come intervengono sulle differenze di genere
Modera: Mara Morini
Intervengono: Luigi Bagnoli
Alessandra Carè
Claudio Cricelli
Simona Dei
Antonio Ferro
Carmelo Gagliano
Teresita Mazzei
14:00Conclusioni e chiusura dei lavori
Il servizio sanitario nazionale è costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento ed al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio stesso (L.833).
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Questi i principi fondanti e gli obiettivi che si pone il nostro Servizio Sanitario Nazionale già da momento in cui è stato istituito. E attraverso analisi dei bisogni, pianificazione ed organizzazione dei servizi e valutazione dei risultati si definiscono i modi ed i tempi delle risposte ed il livello di raggiungimento di una condizione di benessere, senza trascurare l’apporto della comunità tutta nel disegnare la rete della “cura”. Ma quanto nelle performance manageriali, tecnico professionali e di qualità percepita si tiene conto delle differenze per generare parità (gender gap) ed equità?
Questo il quesito ed il filo conduttore della riflessione che accompagnerà gli interventi dei relatori e la discussione conclusiva nella tavola rotonda con rappresentanti delle istituzioni, del SSN, degli ordini professionali. Un approccio trasversale al tema delle differenze di genere che desidera focalizzare l’attenzione a quanto siamo impegnati su questo fronte e quanto ancora è necessario fare.